coordinamento regionale case rifugio
conferenza di present/azione
Si terrà MERCOLEDI 2 OTTOBRE 2024 a Palermo, presso l’Aula Bonsignore dell’Assessorato Regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali, la prima conferenza pubblica promossa dal coordinamento regionale case rifugio Senza Rete, mirata ad avviare un tavolo permanente di confronto, che intende coinvolgere le istituzioni pubbliche e la società civile, sulla realtà e le criticità delle politiche di contrasto della violenza di genere e del sistema dei servizi di messa in sicurezza e l’inclusione sociale delle vittime.
L’organizzazione dal basso degli enti gestori delle case rifugio, si è resa necessaria per rispondere in maniera unitaria e plurale alle criticità emerse nel rapporto fra le case rifugio e il sistema dei servizi sociali in cui (in teoria) sono inserite.
Criticità, segnalate a più riprese, che riguardano nello specifico la gestione condivisa delle prese in carico e la copertura dei costi del sistema di protezione e accoglienza.
A fronte dell’impegno profuso dagli enti gestori nell’adeguare le proprie strutture e la propria operatività alle norme che regolano l’accreditamento regionale e, soprattutto, ai bisogni espressi dalle donne vittime di violenza accolte, permane una diffusa deresponsabilizzazione da parte dei Comuni che tendono, per asserite difficoltà economiche, a declinare la presa in carico delle stesse e la copertura delle relative spese di accoglienza.
Tale atteggiamento particolarmente grave perché riguarda, di norma, le situazioni di più marcata emergenza: inserimenti in struttura da parte delle FF.OO, donne in situazioni di particolare vulnerabilità sociale perché privi di residenza, cittadine migranti, non è solo di grave pregiudizio per l’operatività delle strutture e l’erogazione dei relativi servizi, ma rischia di delegittimare l’intero sistema di protezione sociale agli occhi di quelle donne, vittime di violenza, che sono invitate a denunciare i propri aguzzini con la promessa che non saranno lasciate sole dalle istituzioni.
Il numero elevato di contenziosi legali che vede impegnati gli enti in merito al riconoscimento dei crediti vantati nei confronti degli enti locali per l’accoglienza e la messa in sicurezza delle vittime, può essere considerata una cartina di tornasole di quanto la promessa possa risultare vana, restituendoci la situazione, a tratti desolante, in cui versa il sistema regionale di protezione sociale dalla violenza di genere.
L’associazione Penelope, attraverso la rete GeneRosa. Servizi e risorse contro la violenza sulle donne è fra le organizzazioni promotrici e portavoce del neonato coordinamento regionale delle case rifugio che operano sul territorio della Regione Sicilia.
Il coordinamento, denominato “SENZA RETE”, ad oggi conta l’adesione di 19 enti gestori di case rifugio dislocate sull’intero territorio regionale.
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